Spessori ottimali di isolamento termico: studio CTE Plus.
Quando si analizza una casa energeticamente, il spessore dell'isolamento termico È una delle questioni di fondo che ci porterà ad un miglioramento delle condizioni di abitabilità dell'abitazione da trattare, per la quale è indispensabile conoscere tutte le caratteristiche pertinenti relative al isolamento della casa.
A seguito della pubblicazione di una relazione tecnica di un nuovo studio denominato CTE Plus, predisposto dal CENER (Centro Nazionale Energie Rinnovabili) per ROCKWOOL, che si concentra su quantificare qual è il potenziale di risparmio energetico nelle abitazioni migliorando l'isolamento termico del loro involucro. Si propone di aumentare lo spessore dell'isolamento al di sopra di quelli che si limitano a soddisfare i requisiti del Codice Tecnico, a seconda della zona climatica in cui si trova l'edificio.
Per effettuare lo studio e identificare il potenziale per il calcolo dell'isolamento termico, sono stati utilizzati tre diversi modelli di edifici, due di tipo residenziale e un terzo di uffici. Questi sono stati simulati in tre diverse zone climatiche (Siviglia-B4, Madrid-D3 e Burgos-E1). Il risparmio medio potenziale è stato calcolato applicando una distribuzione della popolazione (63% in zona climatica B4, 34% in D3 e il restante 3% in zona E1).
Aumenta l'effetto di un possibile scenario futuro, confrontando lo scenario del CTE (Versione aprile 2005) con uno scenario chiamato CTE-Plus che cosache si basa sullo spessore matematicamente ottimale, dimostrando ulteriormente che il necessario costo dell'investimento sulisolamento degli edifici può essere ammortizzato in breve tempo. Come modelli, sono considerate case unifamiliari e condomini, come illustrato in dettaglio nell'Allegato 1.
Nei parametri utilizzati per lo studio sono considerati il prezzo dell'energia, il prezzo dell'isolamento, la durabilità dell'isolamento, la penalità del prezzo della CO2 e i valori di conversione della CO2.
Modello di calcolo per un isolamento ottimale:
Per ottenere il spessore ottimale dell'isolamento, viene utilizzato un modello di calcolo simile a quello utilizzato nel rapporto ECOFYS: "Protezione del clima a basso costo nel patrimonio edilizio dell'UE", creando la funzione di beneficio economico definita come differenza tra il reddito (Costi annui totali derivati dal risparmio quando l'isolamento è maggiorato) e spese (Costo annuo di investimento in caso di aumento dell'isolamento).
Figura che mostra la differenza tra isolamento termico ottimale e ideale:
Ammortamento:
Si considera ammortamento il numero di anni in cui il costo dell'energia risparmiata è pari all'investimento iniziale effettuato. Per questo studio si considera un periodo di ammortamento dell'isolamento di 40 anni, stimando che è il tempo necessario per un completo risanamento di un edificio e il momento in cui l'isolamento dell'involucro può essere migliorato o modificato anche se potrebbe essere in buone condizioni.
Angoli risultanti dallo studio:
Nella tabella seguente sono riportati gli spessori di isolamento utilizzati nello “Scenario CTE”:
Mentre nella tabella seguente sono riportati i valori corrispondenti allo scenario “CTE-PLUS”, essendo gli spessori di isolamento utilizzati nelle simulazioni per ciascuna zona climatica.
Risparmio energetico tra entrambi gli scenari:
Per le singole abitazioni, il risparmio in ciascuna delle zone climatiche corrisponde a quello indicato nella tabella seguente:
Per i condomini, i risparmi in ciascuna delle zone climatiche corrispondono a quanto indicato nella tabella seguente:
Conclusioni più rilevanti dello studio CTE Plus:
Le simulazioni mostrano che aumentando lo spessore dell'isolamento di 5, 9 e 13 cm rispetto a quanto richiesto nel CTE, e a seconda della zona climatica, il risparmio energetico accumulato è di ~ 10 TWh (9873 GWh) per le nuove abitazioni costruite in Spagna in il periodo 2006 - 2012.
Nello studio non è stato preso in considerazione l'enorme mercato rappresentato dalla riabilitazione del patrimonio abitativo esistente, né dagli edifici del settore terziario. Lo studio mostra che il maggior potenziale di risparmio energetico è l'aumento degli spessori al di sopra di quelli indicati nella CTE. I risparmi maggiori si ottengono nei periodi di riscaldamento mentre nei periodi di raffrescamento i risparmi sono minori.
Il risparmio energetico ottenuto per m2 nel case isolate sono superiori a quelli ottenuti nei condomini. Uno dei motivi che giustificano questo risultato è che le case unifamiliari hanno una superficie esposta per m2 maggiore rispetto al blocco abitativo e, quindi, l'influenza delle variazioni delle caratteristiche termiche degli involucri è molto importante.
Puoi accedere a tutta la documentazione dello studio oppure Rapporto CTE Plus a partire dal… QUI.
Come complemento puoi accedere al post… «Strumenti di trasmittanza termica«Con diversi fogli in Excel per eseguire calcoli.
Nota: Aggiungo un link Linkedin al dibattito che riteniamo di interesse generale e per completare questo post….QUI.