Alcuni saggi commentano che la creatività è l'anima dell'intelligenza, non sappiamo se questa affermazione possa essere vera o meno, ma quello che possiamo confermare è che gli artisti continuano a sorprenderci giorno dopo giorno. Che si tratti di opere che dureranno anni o di quelle effimere che con un sospiro scompariranno, questa volta una trasformazione di un parco ci ha abbagliato. La pura arte di Land art per goderselo!
Per coloro che sono all'oscuro e si mettono in una situazione, la cosiddetta arte Land Art o Earth Art È una corrente che cade sul arte contemporanea (Una corrente iniziata nel 1968 nella mostra collettiva Earthworks - Dwan Gallery di New York) che è strettamente legata al paesaggio e alla natura stessa.
È un intervento paesaggistico, dove i suoi materiali sono quelli che l'ambiente ci offre (terra, legno, pietre, rocce, sabbia, vento, acqua, fuoco … ecc) ottenendo un'opera d'arte e un visual tra un incrocio tra architettura del paesaggio e scultura.
Abbiamo già parlato più volte di trasformare gli spazi pubblici urbani con diverse iniziative (Come sfruttare lo spazio pubblico perduto o con l'articolo sulla Urban Street art) ma questa volta basta solo tanta pazienza, zero euro e che la meteorologia lascia traboccare la creatività di un artista tra lo stupore dei passanti.
L'artista Joanna Hedrick, con il suo progetto Leaf labyrinth ha reinventato e trasformato le foglie del bellissimo autunno, in bellissime creazioni di arte urbana.
Joanna Hedrick È consulente all'Università di Sacramento e specialista in arte e filosofia, ma questa volta ha disegnato vere opere d'arte geometriche sul prato del suo campus, le sue armi, la pazienza assoluta e un semplice rastrello per organizzare le foglie morte avvolte nel alberi che formano complessi labirinti e perfette forme geometriche.
Un progetto iniziato nel 2013 dove studenti e professori dell'Ateneo scoprono ogni autunno le nuove creazioni di quella arte chiamata Land Art.
Interessante vedere l'articolo su come arte e architettura si fondono nei paesaggi o quello sui paesaggi architettonici mutevoli per stupirci.
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