Consumo locale: cos'è e la sua importanza - Sommario

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All'inizio del secolo scorso il modello alimentare ha conosciuto una grande industrializzazione. Simbolo di questa trasformazione del consumismo è stata la meccanizzazione di molti lavori, che ha innescato la perdita di pratiche artigianali e tradizioni socio-culturali del settore primario. Di conseguenza, questi ed altri impatti, come quelli di natura ambientale derivanti dall'utilizzo di macchinari e veicoli alimentati a combustibili fossili, che inquinano molto, e dalla produzione di massa, che porta al sovrasfruttamento di alcune specie commerciali e del territorio , hanno promosso negli ultimi tre decenni una trasformazione del cibo molto palpabile.

Da qualche tempo, infatti, si sentono o si leggono più frequentemente concetti come “vegetarianismo”, “consumo responsabile”, “economia collaborativa” o “commercio equo”, grandi pilastri del cambiamento. Ma sai cosa significano? Per risolvere i tuoi dubbi e comprendere meglio la metamorfosi alimentare che stiamo vivendo, continua a leggere questo articolo dell'Ecologo Verde, su cos'è il consumo locale e la sua importanza.

Cos'è il consumo locale

Il consumo locale potrebbe essere inteso come una nuova tendenza socio-economica che ha completamente modificato il comportamento dei consumatori e del commercio, nonché il nostro rapporto con l'ambiente naturale in cui viviamo. Si tratta di un modello di consumo responsabile o consapevole, contrariamente al consumismo, incentrato sulla soddisfazione di ciò che è strettamente necessario per migliorare il benessere delle generazioni presenti e future. Un modello, quindi, sostenibile e in cui contano i possibili impatti ambientali e sociali derivati dalla filiera di produzione, trasporto, distribuzione e consumo.

Puntando sul contesto alimentare, con il promozione del consumo locale o Km0, prodotti di qualità e stagionali (nelle piccole macellerie, pescherie, fruttivendoli, panifici, drogherie, ecc. del luogo in cui viviamo), questa alternativa permette di conciliare e integrare lo sviluppo economico dei territori, con conservazione della natura e progresso socio-culturale. Garantire così la sicurezza e la sovranità alimentare e assicurare che il consumo locale sia equo e sano.

Ti invitiamo a leggere questo altro articolo su Cos'è il consumo responsabile.

Importanza del consumo locale

Il consumo locale ha acquisito molta forza negli ultimi anni, ma perché? Cosa rende questo modello commerciale sempre più rilevante? qual è importanza del consumo di prodotti locali?

Per rispondere a queste domande è fondamentale focalizzarsi sui molteplici benefici del consumo locale, alcuni dei quali sono:

• Acquisto diretto dal produttore distanze ravvicinate con il consumatore. Ciò implica: la scomparsa della figura degli intermediari e, quindi, dell'inflazione del costo dei prodotti alimentari; il conseguente emergere del commercio equo, che costruisce rapporti di fiducia tra consumatori-produttori e si caratterizza per la reale retribuzione del lavoro svolto da questi ultimi; così come una maggiore trasparenza e controllo dei produttori nel processo produttivo, che aumenta il piacere e il valore d'uso dei consumatori (Gineis e Papaoikonomou, 2015).
• Favorisce il lavoro dei produttori nell'ambiente circostante, aumentando la loro capacità di concorrenza e rafforzandosi, attraverso il consumo di prodotti di prossimità, l'economia locale e l'identità socioculturale di ciò che è considerato proprio del territorio in cui viviamo o siamo nati. Che, di conseguenza, porta alla formazione di comunità più resilienti e autosufficienti.
• Offre quindi un tessuto commerciale ricco e variegato, capace di rispondere alla diversità delle pratiche alimentari.
• Le filiere agroalimentari corte sono più rispettoso dell'ambientein quanto riducono i livelli di inquinamento e promuovono il risparmio energetico relativo ai trasporti e alla lavorazione degli alimenti in tutto il mondo. Rispettano anche il stagionalità dei prodotti, rafforzando diete equilibrate e nutrizionalmente adeguate, basate sul consumo di alimenti naturali, di qualità superiore, poco lavorati e non transgenici, dannosi per la salute.
• Secondo la FAO e gli SDGs, il commercio locale, capace di intrecciare economie locali diverse, produttive, resilienti e sostenibili, contribuisce all'eliminazione della povertà, consentendo sviluppo socio-economico delle comunità con meno risorse e più vulnerabili.

Come promuovere il consumo locale

Il potere delle catene di supermercati, tra gli altri fattori, ha spinto negli ultimi anni i consumatori locali a cercare nuove forme di pubblicità e vendita per raggiungere il pubblico. Di seguito sono riportate alcune delle strategie che sono state essenziali per promuovere il consumo locale o a km0:

• Incorporazione del servizio di consegna a domicilio.
• Effettuare ordini online o per telefono.
• Visibilità delle aziende attraverso social network, banner o stampa.
• Sviluppo di cooperative alimentari che affrontano i problemi del ricambio generazionale e dello spopolamento rurale.
• Formazione al consumo responsabile e all'economia solidale per gli agenti locali e il pubblico in generale attraverso workshop o campagne di informazione e sensibilizzazione.
• Promozione della realizzazione di orti urbani nei quartieri, paesi e città, attraverso istituzioni pubbliche, quali municipi, scuole.
• Valorizzazione dei prodotti locali attraverso le denominazioni di origine, rafforzando la loro identità e potendo così far fronte ai meccanismi del commercio globale.
• Bonus economico per le imprese impegnate nella produzione e nel consumo di alimenti biologici.

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• Eleni Papaoikonomou e Matias Ginieis. Università Rovira i Virgili, Tarragona. Il rapporto tra produttore e consumatore nei sistemi alimentari locali: analisi delle loro pratiche e narrazioni. Disponibile su: https://raco.cat/index.php/RIO/article/view/298412/387599
• Forum globale sulla sicurezza alimentare e la nutrizione. Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura. Sradicare la povertà estrema: che ruolo gioca l'agricoltura? Disponibile su: http://www.fao.org/3/CA0989ES/ca0989es.pdf